giovedì 12 dicembre 2013

strette di mano storiche

Stringere la mano è un messaggio forte e importante.


Uno studio che sarà presto pubblicato sul "Journal of Cognitive Neuroscience" dimostra in modo scientifico l’importanza della stretta di mano sulla prima impressione che abbiamo di un’altra persona. Esperimento: 18 volontari gardavano video in cui persone si stringevano la mano oppre no. Hanno giudicato positivamente solo le prime scenette.
• Ogni persona stringe la mano almeno 15.000 volte nell’arco della sua vita.
• Tipi di stretta di mano. A "schiaccianoci", forte e decisa (talvolta si mette anche l’altra mano sulla spalla di chi si saluta), indica che la persona vuole dominare; "floscia", solo con le punte delle dita, indicano sfuggevolezza e debolezza; "decisa", purché non troppo forte (aggressività), indica carattere equilibrato.
• I geroglifici egiziani di cinquemila anni fa che mostrano uomini darsi la mano a significare il raggiungimento di un accordo.
• I monarchi babilonesi stringevano le mani della statua del dio Marduk, simboleggiando così il trasferimento dei poteri da quello a loro.
• Tra Greci e Romani ci si salutava stringendosi reciprocamente l’avambraccio destro per dimostrare di non nascondere armi nella manica.
• Regole del galateo: la donna porge la mano all’uomo; la persona più anziana o gerarchicamente più importante porge la mano al più giovane o al meno importante; l’uomo deve sempre togliersi i guanti, la donna può tenerli; la stretta deve essere ferma, non flaccida né troppo forte, facendo sempre attenzione se l’altro porta anelli; non oscillare il braccio su e giù; non toccare l’interlocutore con la mano libera; la presa deve coinvolgere tutto il palmo e non solo le dita.
• I giapponesi usano darsi la mano solo in contesti di lavoro: tra amici non si saluterebbero mai così.
• Starace vietò la stretta di mano e rese obbligatorio il saluto romano: "La stretta di mano, specie nelle cerimonie ufficiali, deve essere assolutamente abolita perché è antiestetica, serve a far perdere del tempo, oppure è causa di disagio per le inevitabili esclusioni che ne derivano". Chi persisteva nell’abitudine andava segnalato alle autorità come "dedito alla stretta di mano".
• Velina ai giornali datata 21 novembre 1938: "Non pubblicare fotografie con strette di mano, anche se tali strette siano fatte tra altissime personalità". Tra le foto censurate ce n’è una in cui Mussolini dà la mano a Hitler e un’altra nella quale stringe, con un inchino, quella di Vittorio Emanuele III.
• Tra i musulmani non è permesso dare la mano a una persona estranea dell’altro sesso. Anche in India un uomo non deve dare la mano a una donna.
• Vietato agli studenti universitari dell’Uzbekistan salutarsi stringendo la mano. Regola introdotta per "difendere l’integrità etica dei membri delle istituzioni culturali più elevate" (così ha decretato il dittatore Islam Karimov).
• Il lanciatore del disco iraniano che alle ultime Paralimpiadi s’è rifiutato di dare la mano alla duchessa Kate Middleton. Ciò perché in Iran non si possono avere contatti con donne con cui non si hanno legami di parentela.
• Il Comitato olimpico britannico prima delle ultime Olimpiadi consigliò a tutti gli atleti di non stringere la mano a nessuno per evitare di prendersi qualche virus. • Quelli della London School of Hygiene hanno calcolato che si passano più microbi di raffreddore con la stretta di mano che con un bacio sulla guancia.
• Mani analizzate in Inghilterra: il 44% presentava sulla superficie batteri fecali.
• George W. Bush solito spruzzarsi di disinfettante dopo le strette di mano ufficiali.
• Gadda, terrorizzato dall’idea del contagio, non volle stringere la mano ad alcuni scrittori malati di sifilide incontrati al caffè Giubbe Rosse di Firenze.
• Il rifiuto di dare la mano per timore di infezioni fa parte dei disturbi ossessivi compulsivi.
• Si dice che il miliardario americano Donald Trump si astenga dallo stringere la mano.
• Non è vero, come si è sempre detto, che Hitler non volle stringere la mano di Jesse Owens, atleta nero americano vincitore di un oro alle Olimpiadi di Berlino: il mancato incontro fu provocato dal presidente del comitato olimpico francese, il conte Henri Graf de Baillet-Latour, che chiese la sospensione del cerimoniale in cui Hitler si intratteneva coi vincitori nella sua tribuna d’onore, perché non previsto dal protocollo.
• Il principe Carlo ai funerali di papa Giovanni Paolo II fece arrabbiare tutti dando la mano a Robert Mugabe, presidente-dittatore dello Zimbabwe, boicottato da tutti ("mi ha colto di sorpresa", si giustificò).
• Le strette di mano più famose della storia: tra Adolf Hitler e Neville Chamberlain (22 settembre 1938); Winston Churchill, Harry Truman e Stalin (17 luglio 1945); John F. Kennedy e Nikita Krusciov (3 giugno 1961); Mao Zedong e Richard Nixon (febbraio 1972); Menachem Begin e Anwar Sadat (26 marzo 1979); Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov (19 novembre 1985); Nelson Mandela e de Klerk (1990); Ytzhak Rabin e Yasser Arafat (13 settembre 1993).
• Sportivi che rifiutano di darsi la mano: Suarez a Evra, Ferdinand a Suarez, Ferdinand a Terry, Bridge a Terry, Mazzarri a Montella, Mazzarri a Carrera, Ferrara a Zeman, Domenech a Parreira, Pedrosa a Simoncelli eccetera.
• John McEnroe aveva l’abitudine di non stringere la mano agli arbitri trovandoli tutti insopportabili.
• Secondo un sondaggio, solo il 45% dei giovani con meno di 25 anni dà la mano per salutarsi, preferendo baci, abbracci o il "give me five". Anche il 74% degli adulti ammette di stringere la mano meno di quanto faceva una volta.
• "I see friends shaking hands saying how do you do. /They’re really saying I love you"

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