sabato 30 luglio 2016

MUSICA è PREGHIERA


Ed è attraverso la preghiera che avviene la metamorfosi dell’uomo, da peccatore bestiale si converte alla Fede in Dio, attraverso il sacrificio vivo e carnale del figlio in cui si fece umano.

Perché non sempre la conversione è immediata come l’illuminazione Paolina, spesso si tratta di un labirinto, denso di prove, sfinimenti, trabochetti e tentazione. E solo con un filo da seguire, un faro su cui puntare lo sguardo, un ordine che sia ordito, come il Filo di Arianna, si può trovare l’uscita dal buio e l’emergere della Luce.



Dunque la preghiera come veicolo di conversione ma soprattutto della inevitabile trasformazione, evoluzione dell’essere pensante e dotato di sentimenti nel mondo spoecchio di Dio che è il Mondo dei Fini. Fini alti,suggeriti da coscienza, morale, dignità, senso della Leggfe.

Ed è la Legge il perno e motore immobile dell’Uomo, la legge che segna i tratti dell’umanità, ne delimita i confini ne indica obiettivi, impedimenti, ostacoli. La Legge riserva sterminata della storia umana, del progresso del pensiero, della filosofia e della sapienza tutta che voglia avere come destinatario l’Uomo.

Le Legge diventa dunque protagonista degli scritti sacri a nostra disposizione.

Come vediamo nei dirompenti quanto rapsodici scritti di Paolo. Paolo di Tarso, immenso testimone della Fede e Esempio e baluardo della cristianità nel tempo.

San Paolo, il testimone vivente, nel senso etimologico di Martire di colui che vede e riferisce, di Colui che assiste al compiersi del piano di Dio e consegna alla posterità la parola di Dio e i gesti di Gesù Cristo. Senza troppo indugiare sui miracoli, le vicende e gli snodi della sua storia di Salvatore della Storia. Dalla Natiuvvità alla Croce, fino alla Resurrezione e la Pentecoste Gesù è il nostro tutto. E’ la legge morale, l’intenzione ideale, la via maestra. Gesù unica garanzia di Verità. Gesù unico Signoredel Regno. Perché esiste un solo Regno che conta per l’uomo, un solo regno che conforta le sofferenze con la sua Promessa di Luce, di Beatitudine e vicinanza a Dio.

Gesù giunge ad annunciare una parola nuova, una buona novella che non tutti ascolteranno e capiranno dal profondo e subito.

Una novella dirompente che si fa spartiacque incontrastato e incontestabile della  Storia.

Si dirà da quel momento in poi solo e soltanto Prima o Dopo Cristo. Non ha altre sponde o punti di riferimento assoluto. Il Tempo nel suo eterno ininterrotto fluire. Un Tempo inarrestabile e spesso imprevedibile dove poche sarebbero le certezze dell’Uomo se Gesù non avesse portato l’annuncio dio una vita più piena e appagante, quella eterna. Un tempo che avrebbe condannato l’uomo a un ininterrotto rotolare trascinato dai mulinelli e gli scorni del giorno, senza una barra del timone fissa, senza una presa di coscienza, come ancora avvelenato dal maligno sidro offerto dal seducente e spietato strisciante suono del

 serpente che si mise tra Eva e il suo uomo.

Ma come orientarsi nella foresta dei nostri giorni? Come

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