domenica 17 novembre 2013

Astrosciamanesimo

 
facendo letture sulla Luna Piena in Tora di oggi, ho scoperto l' astrosciamanesimo, Il termine astrosciamanesimo identifica un sistema di consapevolezza olistica e ricerca spirituale finalizzato a espandere la percezione della realtà attraverso l’integrazione delle conoscenze sciamaniche con quelle derivate dall’astrologia esoterica, le tradizioni misteriche occidentali e mediterranee, ermetiche, cristiane e gnostiche, e i contemporanei processi di trasformazione della coscienza umana.
Un insieme di pratiche interessanti sono ora davanti a me per celebrare questa giornata di Plenilunio con ammirazione profonda e desiderio di rigenerazione. Tutta le energie del cosmo sono alla nostra portata, la sola cosa da fare è connettersi e respirare profondamente.
 
 
 
L'Astroshamanic Healing è un sistema innovativo di guarigione energetica e spirituale che raggruppa gli aspetti essenziali dell'astrosciamanesimo applicati in modo diretto e dinamico sulla vita quotidiana, e in particolare nel rapporto con gli altri e l'ambiente.
Durante questo seminario base i partecipanti sono iniziati ad una serie completa di potenti pratiche dell'Astroshamanic Healing. Il loro obiettivo è di identificare e rendere operativo il rapporto con la propria natura multidimensionale, l'Intento che ne deriva e la capacità di esprimerlo concretamente nella vita quotidiana.
Le pratiche impiegate hanno inoltre lo scopo di liberare e trasformare situazioni di blocco, limite e rancore, dimostrando come le apparenti avversità della vita possono diventare strumenti di potere. Il seminario comprende l’iniziazione alla versione Delta del rituale del Sacro Cono, un efficace metodo di guarigione energetica che i partecipanti potranno in seguito operare autonomamente.
 
 

 
 
Ecco, per chi volesse approfondire un testo interessante sul tema:
 
 
Riporto integralmente il comunicato stampa relativo a un interessante seminario in cui si è trattato l'argomento dello sciamanesimo, con particolare interesse ai cosiddetti canti del Cerchio Sacro:
 
Consapevolezza Olistica si basa

sull’esperienza che tutti gli aspetti della

vita sono strettamente collegati e parte

dello stesso intero. Secondo una prospettiva

olistica non vi è separazione e

possiamo conoscere chi siamo veramente

e qual è il nostro scopo solo se

riconosciamo la realtà più ampia in cui

viviamo.
Canti del Cerchio del Sacro Cono sono il risultato di connessioni con Spiriti Totem e

Spiriti Guida nell’ambito della tradizione astrosciamanica. I suoni e i canti Planetari e

del Cerchio Astrosciamanico hanno lo scopo di trasformare ed equilibrare le disarmonie
 
vibratorie del corpo fisico, mentale emotivo e spirituale, favoriscono la trasformazione

degli stati di rancore e la percezione degli aspetti non ordinari della realtà.

L’intento principale di questo seminario è consentire ai partecipanti di stabilire una connessione

con il mondo multidimensionale e portare guarigione spirituale e trasformazione

nel mondo ordinario.

http://www.dolcemedicina.it/

 
 
Ogni Indiano d'America sa bene che il Canto è Sapienza.
 
 
 Il suono della vita si diffonde per l'universo intero in tutte le cose viventi.
Il tempo che regola la vita dell'uomo è lo stesso che scandisce il ritmo del pianeta.
Tutte le cose vivono:
La terra, l'acqua dei fiumi e dei torrenti, le piante, gli animali, le onde del mare, il vento che soffiando bisbiglia, il cielo, i sassi che respirano, il sole, le nuvole, la luna....
L'uomo, fa parte di tutto questo insieme i cose (universo) .
Egli è figlio, e la terra, è la madre da amare e rispettare.
E' grazie a quest' ultima affermazione che si può dire che nel pensiero pellerossa, la vita dell'uomo è legata alla terra, e la terra è legata all'uomo, dando vita al Cerchio Sacro.
"Noi siamo la terra, terra e popolo sono la stessa cosa"
La vita è stare in armoina con la natura ed il mondo che ci circonda, la saggezza invece, è il saper riconoscere le profonde radici che uniscono il nostro corpo al corpo stesso del creato, la terra."

Queste poche frasi, queste poche parole, in sintesi, raggruppano il pensiero che tutto il popolo Nativo Americano, ripone e trasmette nelle parole dei canti, dei miti e delle leggende e dai racconti stessi, tutti facenti parte della base di vita della loro cultura.
Il Nativo, sa quindi dal principio della propria esistenza, di dover mantenere un equilibrio costante all' interno del "Cerchio Sacro", altrimenti inevitabilmente dovrà pagarne le conseguenze, affrontando le malattie, la sfortuna, l'insicurezza e la disperazione.
Quando quest' individuo perde perde il proprio posto nel mondo ed è afflitto dalla malattia di Esistere, allora ecco che sopraggiungono le cerimonie fatte dalla collettività, come l'Inpi o Capanna Sudatoria, la pittura con la sabbia, ed altre ancora.....
Tutti questi riti, in comune hanno una cosa essenziale, il Canto.
Il Canto è magia ed armonia, incide sul mondo, respinge il male, cattura il bene, riportando l'individuo nel giusto equilibrio "Sacro Cerchio".
Il canto, esprime il legame con la terra, e ne illumina gli elementi fondamentali dell'esistenza e delle immagini visionarie che lo sciamano infonde con il suo insegnamento.
Il canto, ha quindi un ruolo di rilievo fondamentale per i Nativo Americani, perchè come visto è collegato alla religione, alla vita cerimoniale ed ai momenti clou della vita della comunità.
Troviamo quindi canti per il culto, per i riti di guarigione, per la guerra, per la caccia, per l'amore, per le gare atletiche, per le Danze Rituali ecc....
Il repertorio dei canti, viene tramandato da generazione in generazione e considerato il valore del canto stesso, chi lo compone, sostiene di essere un semplice interprete di composizioni che Wakan Tanka comunica loro tramite le visioni o i sogni.
La struttura del canto, è molto diverso da quelli che si vedono ai giorni nostri....
il Canto, infatti, ha una struttura molto rigida, con margini praticamente inesistenti per l'improvvisazione, e l' errore durante la loro esecuzione è spesso severamente punito. Tutto questo, perchè il canto è in sostanza un Rituale che punta ad avere ed ottenere effetti precisi.
La musica che compone i canti, non è mai eseguita per puro divertimento o svago, ma ha sempre una diretta funzionalità giudicata non dal bello o divertente, ma dal buono e potente.
I testi, sono semplici unioni di sillabe, oppure passaggi poetici riferiti a miti tradizionali, i qualsi sono comunque sempre accompagnati dall' interazione di sillabe prive di senso.
Gli strumenti che accompagnano i canti, sono generalmente a percussione, quali sonagli, tamburi, bastoni e nel caso di canzoni d'amore vengono usati Zufoli e Flauti.
La danza, come movimento dell'uomo nello spazio, ha grandissima importanza, unendo a se tutti gli elementi.
Quando gli Europei sbarcarono nell'isola della "Tartaruga", i Nativo Americani contavano più di 400 nazioni tutte caratterizzate da diverse culture.
Alcuni popoli erano raccoglitori dall'età della pietra, altre erano nomadi dedicandosi alla caccia, altre ancora vivevano sullo sviluppo dell'agricoltura.
Praticamente, vi erano differenze a volte anche abissali sullo stato di ogni singola tribù.
Anche nel campo musicale questi popoli sviluppavano tradizioni e stili differenti.
Le tribù del Sud-Ovest, per esempio, stanziate nelle regioni desertiche dell 'Arizona, hanno canti molto semplici nella ritmia, e creano un'atmosfera semplice e rilassata. I loro testi, risultano essere lunghi e molto articolati.
Per i Nativo Americani delle praterie, ed i Pueblo, la musica ha un rilievo più selvaggio, essendo caratterizzata da una prevalenza di sillabe senza senso nel testo, da un andamento melodico fortemente accentato, da un'espressività dura e da una voce roca e aspra.
Nonostante queste differnze formali, nella cultura Nativo Americana, "la parola ha potere in se stessa. Dal nulla si fa il suono, e il significato;la parola è origine di tutte le cose"
Ogni indiano, è consapevole che il canto, è di per se stesso sapienza.
La capacità quindi, di intonare un canto, diviene preziosa possibilità di proteggere l'uomo e la sua civiltà.
 
 



 
 
 
 
 Il suono della vita si diffonde per l'universo intero in tutte le cose viventi.
Il tempo che regola la vita dell'uomo è lo stesso che scandisce il ritmo del pianeta.
Tutte le cose vivono:
La terra, l'acqua dei fiumi e dei torrenti, le piante, gli animali, le onde del mare, il vento che soffiando bisbiglia, il cielo, i sassi che respirano, il sole, le nuvole, la luna....
L'uomo, fa parte di tutto questo insieme i cose (universo) .
Egli è figlio, e la terra, è la madre da amare e rispettare.
E' grazie a quest' ultima affermazione che si può dire che nel pensiero pellerossa, la vita dell'uomo è legata alla terra, e la terra è legata all'uomo, dando vita al Cerchio Sacro.
"Noi siamo la terra, terra e popolo sono la stessa cosa"
La vita è stare in armonia con la natura ed il mondo che ci circonda, la saggezza invece, è il saper riconoscere le profonde radici che uniscono il nostro corpo al corpo stesso del creato, la terra."

Queste poche frasi, queste poche parole, in sintesi, raggruppano il pensiero che tutto il popolo Nativo Americano, ripone e trasmette nelle parole dei canti, dei miti e delle leggende e dai racconti stessi, tutti facenti parte della base di vita della loro cultura.
Il Nativo, sa quindi dal principio della propria esistenza, di dover mantenere un equilibrio costante all' interno del "Cerchio Sacro", altrimenti inevitabilmente dovrà pagarne le conseguenze, affrontando le malattie, la sfortuna, l'insicurezza e la disperazione.
Quando quest' individuo perde il proprio posto nel mondo ed è afflitto dalla malattia di Esistere, allora ecco che sopraggiungono le cerimonie fatte dalla collettività, come l'Inpi o Capanna Sudatoria, la pittura con la sabbia, ed altre ancora.....
Tutti questi riti, in comune hanno una cosa essenziale, il Canto.
Il Canto è magia ed armonia, incide sul mondo, respinge il male, cattura il bene, riportando l'individuo nel giusto equilibrio "Sacro Cerchio".
Il canto, esprime il legame con la terra, e ne illumina gli elementi fondamentali dell'esistenza e delle immagini visionarie che lo sciamano infonde con il suo insegnamento.
Il canto, ha quindi un ruolo di rilievo fondamentale per i Nativo Americani, perché come visto è collegato alla religione, alla vita cerimoniale ed ai momenti clou della vita della comunità.
Troviamo quindi canti per il culto, per i riti di guarigione, per la guerra, per la caccia, per l'amore, per le gare atletiche, per le Danze Rituali ecc....
Il repertorio dei canti, viene tramandato da generazione in generazione e considerato il valore del canto stesso, chi lo compone, sostiene di essere un semplice interprete di composizioni che Wakan Tanka comunica loro tramite le visioni o i sogni.
La struttura del canto, è molto diverso da quelli che si vedono ai giorni nostri....
il Canto, infatti, ha una struttura molto rigida, con margini praticamente inesistenti per l'improvvisazione, e l' errore durante la loro esecuzione è spesso severamente punito. Tutto questo, perché il canto è in sostanza un Rituale che punta ad avere ed ottenere effetti precisi.
La musica che compone i canti, non è mai eseguita per puro divertimento o svago, ma ha sempre una diretta funzionalità giudicata non dal bello o divertente, ma dal buono e potente.
I testi, sono semplici unioni di sillabe, oppure passaggi poetici riferiti a miti tradizionali, i qualsi sono comunque sempre accompagnati dall' interazione di sillabe prive di senso.
Gli strumenti che accompagnano i canti, sono generalmente a percussione, quali sonagli, tamburi, bastoni e nel caso di canzoni d'amore vengono usati Zufoli e Flauti.
La danza, come movimento dell'uomo nello spazio, ha grandissima importanza, unendo a se tutti gli elementi.
Quando gli Europei sbarcarono nell'isola della "Tartaruga", i Nativo Americani contavano più di 400 nazioni tutte caratterizzate da diverse culture.
Alcuni popoli erano raccoglitori dall'età della pietra, altre erano nomadi dedicandosi alla caccia, altre ancora vivevano sullo sviluppo dell'agricoltura.
Praticamente, vi erano differenze a volte anche abissali sullo stato di ogni singola tribù.
Anche nel campo musicale questi popoli sviluppavano tradizioni e stili differenti.
Le tribù del Sud-Ovest, per esempio, stanziate nelle regioni desertiche dell'Arizona, hanno canti molto semplici nella ritmica, e creano un'atmosfera semplice e rilassata. I loro testi, risultano essere lunghi e molto articolati.
Per i Nativo Americani delle praterie, ed i Pueblo, la musica ha un rilievo più selvaggio, essendo caratterizzata da una prevalenza di sillabe senza senso nel testo, da un andamento melodico fortemente accentato, da un'espressività dura e da una voce roca e aspra.
Nonostante queste differenze formali, nella cultura Nativo Americana, "la parola ha potere in se stessa. Dal nulla si fa il suono, e il significato; la parola è origine di tutte le cose"
Ogni indiano, è consapevole che il canto, è di per se stesso sapienza.
La capacità quindi, di intonare un canto, diviene preziosa possibilità di proteggere l'uomo e la sua civiltà.

 
 

 



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