sabato 11 giugno 2011

L'UOMO CONNETTIVO NEL SUO SPAZIO REALE

ALL'INDOMANI DEL CONVEGNO I SOC IOLOGI E L'AMBIENTE, tenutosi nell'Aula Giubileo dell'Università romana Lumsa occorre riflettere sul rapporto dell'uomo col suo ambiente, inteso come spazio vitale che appena diventa abitato deve considerarsi in ogniu suo aspetto e prospettiva territorio.
Tutti dovremmo un po' riapprorpiarci del nostro territorio per preservarlo e migliorarlo.
Ricordate il caro Piccolo Pricipe? Il geniale saint exupery ha lanciato alla posterità, e  attraverso le parole di quel meraviglioso bambino nobile e semplice, quello che oggi potrebbe definirsi il comandamento numero 11: rispetta il creato tuo e nostro,perchè è il tuo giardino, il tuo pianetino da tenere lindo salubre e dignitoso, con lo stesso zelo del Piccolo Principe, alle prese ad ogni risveglio con la pulizia del suo pianeta esclusivo e microscopico.
aNCHE NOI ABBIAMO IL NOSTRO PICCOLO MONDO DA PULIRE, E PER NOATRA FORTUNA, A DIFFERENZA DEL PICCOLO PRINCIPE, NON SIAMO SOLI.
Possiamo integrarci e collaborare per avere cura del nostro spazio e di conseguenza del nostro tempo.
Il convegno prevedeva l'intervento del autore del volume LA SOCIOLOGIA URBANA E RURALE. Origini e sviluppo in Italia, edito da Liguori Editore.
Un saggio corale seppur firmato da Gennaro Avallone.
In pratica l'esortazione finale è quella di riapprorpiarci del nostro territorio perchè da esso dipende la nostra concreta vita quotidiana, e perchè esso ci nconnette non solo con la nostra storia, ma crea un legame tra noi e i nostri vicini di casa, gli babitanti del nostro quartieri, quelli che con noi condividono disagi o privilegi dello spazio insediato.
Il futuro di casa nostra dipende molto da quello dell'intera città e della comunità.
Parlare al plurale è la miglior forma di occuparsi di se stessi, la più integrale e globale.
Ecco perchèp i mezzi di comunicazione ci vengono incontro, e con loro la ricerca e la tecnologia che

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